L'Associazione Bauli in Piazza torna a manifestare in difesa di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, questa volta a Roma.
Dopo oltre un anno dalla chiusura dei Teatri e il blocco totale degli eventi live, il settore spettacolo è in totale crisi.
Tiziano Rossi (presidente dell'Associazione Bauli in piazza e uno degli organizzatori della manifestazione dell'11 ottobre in Piazza Duomo a Milano) nella nostra intervista del 20 ottobre diceva: "Stiamo parlando di 570.000 persone (forse anche di più) che da metà marzo 2020 sono senza lavoro o quasi, con sussidi insufficienti e persone disperate. Dobbiamo cercare di aiutare tutto il comparto, dalle aziende ai singoli lavoratori, bisognerà sedersi intorno a un tavolo e trovare delle soluzioni perchè vedo tanto cura palliative e nessun programma organico." Guarda la video intervista completa.
Nonostante l'istituzione di un tavolo permanente da parte del Ministro Franceschini, non sembra essere cambiato nulla e non è stato strutturato alcun sostentamento concreto a favore dei Lavoratori e Lavoratrici dello spettacolo, i quali, dopo oltre un anno, si sentono giustamente dimenticati dal Governo.
L'Associazione Bauli in Piazza ha perciò deciso di tornare in piazza (dopo quella di Milano dell'11 ottobre 2020), per far valere i propri diritti, e lo faranno con la manifestazione #IlGovernoNonCiVede del 17 aprile (ore 17), in Piazza del Popolo a Roma.
Il comunicato della manifestazione
"Settori economici, cultura e interi comparti importanti del Paese sono stati lasciati indietro.
L’industria dello spettacolo - eventi - fiere - congressi - musica live è quella che continua ad essere un fantasma per le istituzioni. Interventi sporadici, nulla di strutturale sull’emergenza. Nessuna visione per la ripartenza. Nessuna impostazione per una riforma del settore.
È passato un anno e centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche altamente qualificati, sono lasciati al loro destino: senza reddito, impossibilitati a coprire in modo autonomo le banali spese di una famiglia, costretti anche a vendere gli attrezzi del proprio lavoro per far fronte al quotidiano.
È passato un anno e migliaia di imprese della filiera sono lasciate al loro destino: pochi interventi a favore di limitate nicchie e dei soliti sussidiati, lasciando tutti gli altri a lottare con i codici ATECO per accedere a qualche irrilevante sussidio.
L’istituzione di un tavolo permanente da parte del ministro Franceschini in 6 mesi non ha prodotto nulla. Lo sforzo e l’impegno di moltissime associazioni di lavoratori e di imprese nel produrre documenti sia sull’emergenza che sulle riforme necessarie non hanno avuto nessun seguito.
Signor Ministro, le passerelle mediatiche non ci interessano. Siamo persone, non pupazzi da utilizzare per la propaganda.
Non ci interessa essere i primi in Europa a riaprire, se la ripartenza è quella farsa, già naufragata, del 27 marzo.
Dopo un anno passato e per il prossimo anno che passerà nella stessa impossibilità di accedere al nostro lavoro PRETENDIAMO di essere trattati con la dignità di Cittadini di questa Repubblica.
Dignità di Cittadini lavoratori che viene sancita all’articolo 1 della nostra Costituzione; sempre richiamata nei principi, troppo spesso ignorata nei fatti.
Nostro malgrado siamo costretti a tornare in piazza per mostrare al Mondo quanto siamo veri, quanto siamo uomini e donne in carne e ossa che lottano per la propria vita, per la vita dei propri figli e per la vita delle proprie imprese.
Queste le nostre richieste che subito devono avere un seguito:
- Immediata istituzione di un fondo da erogare in soluzioni mensili a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo ed eventi, sia subordinati discontinui che autonomi, che coprano il periodo gennaio-dicembre 2021, per garantire una soglia minima di continuità di reddito;
- Immediato sostegno economico per le imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacolo ed eventi;
- Immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che, su parametri prestabiliti, imposti i modelli graduali di ripartenza del settore, per dare una visione prospettica e agibilità imprenditoriale;
- Immediata azione di Governo che affronti la riforma del settore con particolare riferimento alla previdenza e all’assistenza delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso una concreta calendarizzazione di un tavolo interministeriale.
Da questi punti non indietreggeremo.
Ne abbiamo diritto, perché siamo Cittadini della Repubblica che hanno sempre contribuito e vogliono continuare a contribuire alla ricchezza del Paese.
Ci troverete il 17 Aprile, alle ore 17 in Piazza del Popolo a Roma ad aspettarvi con i nostri bauli".
QUI IL COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE
Chi volesse sottoscrivere il manifesto dell'Associazione, può contattare Bauli in Piazza via mail all'indirizzo [email protected]